domenica 7 dicembre 2014

Il Bari crolla ancora. Mercato flop, a gennaio…

Fonte foto: Corriere dello Sport
di Mario Caprioli

L'ottava sconfitta in sole diciassette gare è l'ennesimo campanello d'allarme in casa Bari. E' la riprova di una squadra costruita male in estate. La zona retrocessione è a sole due lunghezze, quella playoff a sei. Nulla di irrecuperabile ma quel che più preoccupa è la tenuta fisica ed il morale sotto i piedi dei ragazzi di mister Nicola. Proprio l'allenatore piemontese, dopo Bari-Carpi, ha ammesso: "Questa squadra non può lottare per un campionato di vertice." Parole giuste, sacrosante che non vogliono illudere una piazza che, ad inizio stagione, ha dato fiducia alla nuova società sottoscrivendo la bellezza di undicimila abbonamenti. Anche il presidente Gianluca Paparesta ci ha messo del suo ad inizio campionato. Troppe promesse e proclami a vuoto. La scelta di cedere Joao Silva (per ripianare il bilancio), senza reperire un valido rimpiazzo, si è rivelata deleteria. Caputo non è in grado di reggere da solo un attacco che si basa esclusivamente su di lui. Galano è un esterno d'attacco e dubitiamo possa giocare alla "Siligardi" in un attacco a due. Il modulo più congeniale per il "Robben di Puglia" è il 4-3-3. Nel mercato invernale bisognerà capire cosa fare di De Luca, troppo incostante e leggerino per un campionato fisico come quello cadetto. Il reparto difensivo, nonostante il passaggio al 3-4-1-2 e le discrete prove dei centrali (Contini in primis), continua a subire almeno una rete a partita. Il centrocampo non garantisce la giusta protezione e non offre palloni invitanti agli attaccanti. Donati è in netto ritardo di condizione. Finora l'unico a salvarsi nella mediocrità generale è stato Romizi, vero e proprio mastino. Sciaudone ha alternato prestazioni positive e negative. Capitolo riserve: Minala, Filippini, Rozzi, Stoian, Gomelt, Wolski. Un disastro completo. Gente inutilizzata o che, quando è stata chiamata in causa, ha sprecato la propria occasione. Calciatori da rispedire a casa, calciatori che forse non hanno capito cos'è la Bari. Mercato fallito insomma. E' questa la sentenza emessa dal rettangolo verde. Non c'è un solo acquisto che sinora ha convinto, compreso Donnarumma. Dopo un discreto avvio, il portiere scuola Milan si è reso protagonista nelle ultime giornate di diverse incertezze e chissà che già nella sfida con il Cittadella non possa tornare Guarna tra i pali.  Infine, chiosa su Stevanovic: come si fa a tenere in panchina uno come lui? E' l'unico in grado di saltare l'uomo e garantisce una certa imprevedibilità all'attacco biancorosso. A gennaio rivoluzione sia. Che sia fatta con criterio ed oculatezza. Perchè sbagliare è umano, perseverare è diabolico. Per rispetto degli undicimila cuori biancorossi e di una piazza calda ma umorale come quella barese.

Nessun commento: