martedì 31 dicembre 2013

Galigani: "Angelozzi? Obbligato a ridurre i costi. Montemurro....."

Chiusura di buon anno in bellezza per il nostro blog. Nel pomeriggio abbiamo ascoltato in esclusiva l'esperto direttore sportivo Vittorio Galigani. Una vita nel mondo del calcio per Galigani partita nel 1979 da Perugia e conclusasi nel 2010 a Potenza passando per Milan, Verona, Cagliari, Pescara, Taranto e Foggia. Chissà non lo si possa rivedere in veste dirigenziale da qualche altra parte. Glielo auguriamo.
Con lui abbiamo parlato della difficile situazione che sta attraversando il Bari Calcio.


Signor Galigani, è stato lei a portare Daniele Sciaudone in Puglia ai tempi del Taranto nel 2007. Cosa ne pensa del centrocampista biancorosso? Potrebbe partire a gennaio?

Daniele è cresciuto tantissimo in questi anni. Lo portammo a Taranto quando aveva solo 17 anni, prelevandolo dalla Tritium. Già da allora si intravedevano le sua grandissime qualità. Sono certo che se arrivasse un'offerta sostanziosa da qualche club di serie A, Angelozzi sarebbe costretto a cederlo andando anche contro la propria volontà.

Da qualche mese, Gianluca Paparesta è entrato a far parte della società in veste di club manager. Ci può spiegare la figura del club manager?

L’ingresso di Paparesta nell’organigramma societario ha anche uno scopo di marketing. E’ un ottimo professionista e per di più tifa Bari. Tra i suoi compiti vi sarà quello di trovare capitali freschi da immettere nelle casse del club.  Sono certo che si starà adoperando per garantire al Bari un futuro più sereno di quello attuale.


Come reputa il lavoro svolto da Guido Angelozzi in questi tre anni a Bari?

E’ un collega che stimo. Purtroppo, Guido si è trovato ad operare in una situazione particolare, essendo obbligato a ridurre al massimo i costi. Nel nostro mestiere si può sbagliare la scelta di un calciatore ma si sa che nel calcio è bravo chi sbaglia meno. La proprietà ha dettato una determinata linea che lui sta seguendo in maniera egregia, facendo di necessità virtù.

In estate ha tenuto banco la trattativa Matarrese-Montemurro per la cessione della società. E’ stata un’occasione persa dai Matarrese per lasciare definitivamente il club?

Forse sì. Montemurro aveva proposto più di quanto effettivamente valesse il Bari. Certamente non sarebbe toccato a lui accollarsi i debiti pregressi. Nell’ipotesi in cui fossero sorti problemi con l’Agenzia dell’entrate e la Covisoc avesse accertato il mancato rispetto di alcuni pagamenti alle scadenze fissate dai regolamenti, sarebbero potute insorgere difficoltà di continuità alla gestione. Comunque, credo che Montemurro e il suo socio Rapullino avessero tutte le possibilità per fare calcio a Bari. L’imprenditore barese, al contrario di russi o americani,  ci avrebbe messo la faccia e non avrebbe compiuto passi falsi.

Nessun commento: