di Mario Caprioli
Il metodo del tanto discusso “fallimento pilotato” è attuabile a Bari? Ricapitoliamo cosa è accaduto all’Ascoli Calcio, società di Lega Pro fallita nel mese di dicembre a campionato in corso e già in possesso del neo patron Francesco Bellini.
Il metodo del tanto discusso “fallimento pilotato” è attuabile a Bari? Ricapitoliamo cosa è accaduto all’Ascoli Calcio, società di Lega Pro fallita nel mese di dicembre a campionato in corso e già in possesso del neo patron Francesco Bellini.
Diverse
fasi hanno portato al fallimento del club bianconero. Nel mese di dicembre si è svolta l’udienza fallimentare, promossa poco tempo prima su
richiesta di tre creditori: la società Azzurra Free
Time, l’imprenditore Giancarlo Romanucci e
l’avvocato Mattia
Grassani; a loro si erano
accodati sette
dipendenti della società. Dopo tale richiesta, ci ha
pensato l’amministratore unico del club Nicoletti a presentare istanza di
fallimento, nonostante i vani tentativi
dell’ex numero uno Benigni di
convincere Nicoletti a firmare una richiesta di concordato preventivo da
presentare in tribunale. Il tribunale del Comune marchigiano ha così dichiarato il fallimento della società, debitrice di
circa 35 milioni di euro (gran parte di tipo fiscale e
contributivo, mentre i debiti sportivi inferiori ai 5 milioni di euro). La
decisione è stata presa dal collegio composto da Raffaele Agostini, Marianglea
Fuina e Carlo Calvaresi. La gestione della squadra è stata affidata a tre
curatori: Zazzetta, Verdecchia, Gibellieri, questi ultimi due ex giocatori dell’Ascoli.
Invitiamo la famiglia Matarrese e il dottor Vinella a leggere le dichiarazioni rilasciate da Nicoletti dopo il fallimento del club: "Ho verificato la cosa con i miei professionisti: per
noi era un palliativo per allungare un’agonia. Da giugno ci sarebbe stata l’eccellenza o la
terza categoria. Questa gente merita tutto questo? Questa curva, intelligente,
lo merita? Io spero di aver fatto la cosa giusta, anche se non capisco perché sono dovuto venire io
da Firenze per farla. Ma l’ho scelta per rispettare i tifosi“. Ai quali, poi, aggiunge: “Non vi sporcate le mani con gente che non merita“.
Nessun commento:
Posta un commento