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Foto di Giuseppe Corcelli (FcBari1908) |
di Domenico Brandonisio
No, adesso basta, la tregua è finita. E chissà che cosa starà pensando in questo momento il compianto Klas Ingesson nell'aver visto dall'alto (e non solo della sua classe...) un Bari disastroso, letteralmente domato e schiacciato niente poco di meno che dalla Pro Vercelli. Un 3-0 tondo tondo, di quelli che insomma non ci si crede.
Emblematiche in tal senso le dichiarazioni di Scazzola e Di Marchi a fine partita: "Ancora non ce ne rendiamo conto. Temevamo il Bari, ma invece la partita l'abbiamo fatta noi". Davvero niente male per una squadra partita, a detta di tutti, con i favori del pronostico, e che invece dopo 12 giornate si ritrova undicesima e con appena 16 punti totalizzati. Una prestazione peggiore di quelle di Vicenza e Varese messe assieme, e che a molti ha ricordato quella di 2 anni fa ai tempi di Torrente, sempre dalle parti del Silvio Piola.
Ma se quel Bari puntava a salvarsi (e senza penalità la classifica non sarebbe stata disastrosa), questo invece dovrebbe puntare al vertice. I problemi, però, non si limitano evidentemente alle carenti lacune difensive, c'è dell'altro: scarsa grinta, impegno, giocatori che arrivano secondi su ogni pallone. E chi addirittura sostiene come la squadra addirittura remi contro l'ex tecnico Under 21.
Rossini, Ligi, ma anche alcuni elementi della vecchia guardia come Galano o Sciaudone continuano ancora a far molto desiderare. Soprattutto il centravanti foggiano, ieri pomeriggio è sembrato una copia sbiadita di quello, per esempio, visto a Chiavari o anche solo la stagione scorsa: ogni palla intercettata è andata puntualmente persa, sue le colpe anche sul rigore dell'1-0, la trattenuta sull'ex Scaglia è di una ingenuità inaudita. Ma il numero 10 è solo l'ultimo biancorosso in ordine cronologico a commettere ingenuità simili. Come dire, cambiano i suonatori ma la canzone è sempre la stessa.
Anche Ingesson nei suoi tre anni a Bari ha passato momenti difficili: si pensi al famoso 7-1 subito a Cremona, o al filotto di sconfitte consecutive l'anno successivo culminato con le battute d'arresto di Ravenna ed Empoli, prima del riscatto casalingo nel derby col Lecce. Ma, statene certi, uno come lui dopo lo 'spettacolo' di ieri non le avrebbe mandato di certo a dire. Scusaci Klas, non hanno neanche un briciolo della tua grinta. Perdonaci, avrebbe dovuto essere il tuo giorno.